venerdì 25 settembre 2009


IERI ALLE 18 (credo) SCRIVEVO:

Scriverti adesso è diventata una necessità, non è più solo una voglia. Mi guardo intorno, e mi rendo conto che ogni volta quando cerco di staccare la spina vengo sempre qui, qui dove mi hai portato la prima volta che mi hai chiesto di accompagnarti a portare fuori il cane; qui dove ogni volta venivamo a fumarci una sigaretta. Qui dove una sera fredda di dicembre siamo venute a berci una birra e tu mi dicesti "E' la prima volta che compri una birra di marca" ed io ti risposi "Me l'hanno lasciata dopo una cena..eheh!". E quella stessa sera per la prima volta mi facesti sussultare con un tuo messaggio: tre parole, solo tre stupide parole che mi fecero tremare il cuore, solo per un attimo. Non andare lì. E se non fossi dovuta passare a prendere quella mia amica che era sull'orlo della depressione, beh...non sarei di certo andata lì, ma sarei rimasta qui con te. E per tutta la sera non feci altro che pensarti. Qui, dove tante volte siamo venute; qui dove ovunque io mi giri, respiro te. Ed ogni tanto mi giro verso l'ingresso del prato, sperando che tu appaia. Ma tu non arrivi mai. Ti chiamerei. "Ehi, ti va una canna?". Ma tu non apparirai, tu non verrai qui stasera, non hai motivo di venire, per di più per venire da sola. In caso verresti con lei, e la cosa sarebbe ancora peggio. Quindi posso anche darmi pace. Eppure non riesco a smettere di alzare la testa e e voltarmi. Perchè? Sei diventata un'ossessione. Cazzo, e ora sono talmente fuori che non riesco nemmeno a scrivere. Ed ora devo tornare a casa, e sostenere una conversazione civile, e non so come cazzo fare. merda. E stasera devo pure uscire, devo andare a bere una birra fuori con un'amica, e non posso stare così imparanoiata. merda. Il sole sta scendendo, tra poco sarà completamente coperto dall'albero. sole che muore al tramonto, in un giorno qualunque di luglio. Solo che ora è settembre, e a settembre il sole tramonta prima. Tra poco avrò freddo. Ma non posso tornare a casa, non posso ancora tornare alla reatà. Voglio farmi cullare ancora un po' dalla tua immagine, voglio sorridere ancora un po' ricordandoti, mentre il peso della tua assenza si fa sentire sempre di più. Voglio stare persa ancora un po' in questa malinconia, che adesso è quasi dolce, e fa venire voglia di piangere. Quante volte tornerai in un pianto inatteso. Un bambino è passato e si è fermato a dirmi ciao. Io lo guardavo senza rispondere. La mamma si è avvicinata per richiamarlo. Non mi piacciono i bambini, ed io non piaccio mai ai loro genitori. Sarà per i miei occhi, o forse perchè non sorrido ai loro figli impertinenti. Non li fanno mai avvicinare troppo a me. Il sole è finito dietro l'albero adesso, sono completamente all'ombra. E fa freddo. Ho la pelle d'oca, quando fumo è sempre così, divento freddolosa. Devo rientrare. Ancora dieci minuti. Gli ultimi dieci minuti.

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