Quando tu riesci a non aver più un ideale,perché osservando la vita sembra un'enorme pupazzata,senza nesso,senza spiegazione mai;quando tu non hai più un sentimento,perché sei riuscito a non stimare,a non curare più gli uomini e le cose [..] – quando tu vivrai senza la vita,penserai senza un pensiero,sentirai senza cuore – allora tu non saprai che fare:sarai un viandante senza casa,un uccello senza nido.Io sono così."
mercoledì 4 novembre 2009
Fisso lo schermo di questo computer, in attesa di non so cosa. Vorrei scrivere quello che ho dentro, ma non posso, non riesco a tirarlo fuori. E' sepolto sotto, talmente sotto che anche per me è difficile arrivarci. Ho bisogno di morire per poi rinascere, nuova, pulita. Ho bisogno di aria fresca e non so dove trovarla. Mi affaccio alla finestra di camera mia. Fuori piove. Ieri c'era il sole. E cambio umore con la stessa facilità con cui qui cambia il tempo. Ma non mi cambio più i vestiti, e non faccio più lavatrici. Mi sento sporca, e sporca voglio essere anche fuori. Mi sento come se qualcuno mi tenesse la testa sott'acqua, ed io non potessi più risalire. E sott'acqua tengo sempre gli occhi aperti, ed è come se vedessi già il mio corpo disteso sul fondo. Su un fondo che in realtà non riesco a vedere perchè troppo lontano da me. Sto annaspando. Adesso ho anche un gran mal di testa, ma non mi voglio prendere nulla. Che già mi prendo abbastanza birra, ed il fegato mi serve. Devo giocare, domani. E stasera voglio andare a correre sotto la pioggia, che mi libera la mente, mi scarica le gambe. E probabilmente mi fa prendere una bronchite, ma non importa. Con la febbre alta potrei anche svisionare, e sarebbe la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi mesi. allucinazioni. La realtà distorta. Chissà cosa vedrei. Probabilmente vedrei te. O forse no. L'ultima volta che sono collassata ti ho visto nella mia mente, che correvi ed io ti rincorrevo. Ma che cazzo sto scrivendo? Non una frase di quelle che ho scritto finora ha una connessione logica con quella dopo. Ma la testa mi scoppia. E' talmente piena di pensieri, che finisce che non penso più a nulla. Ho bisogno di un caffè, forte e amaro.
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