martedì 23 giugno 2009

Come sabbia tra le dita



GIOVEDI' 11 GIUGNO ALLE 02.44 SCRIVEVO:

Non riesco ad afferrarti.
Sei come la sabbia tra le mani:
per quanto io stringa forte,
te ne vai tra le dita.
Tra le mie dita.
Non riesco a tenerti con me.
Sì, lo so: dovrei darti acqua.
La sabbia bagnata può rimanere in mano.
Ma quando arriva il sole, asciuga.

E così...tu scendi dalle mie dita e vieni portata via dal vento.
Dal suo vento.
Tu appartieni a lei.
Sarai per sempre sua,
non puoi stare senza lei.
Ed io invece rimango qui, ferma,
non vado...nè avanti nè indietro.
Ed ogni volta ci riprovo,
mi illudo di averti catturato,
di aver preso almeno una parte di te.
Invece tu sei sua.
Lei ha il potere di decidere di te.
Di decidere per te.

Ed io rimango sempre così:
a mani vuote,
e con le mani stanche.
Non riesco ad afferrarti.
Non ti afferrerò mai.
Devo solo arrendermi davanti a lei.
Inutile che continui a sperare.
La speranza deve morire.
Per sempre.
Insieme all'idea di te.
Insieme all'idea di lei.

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