lunedì 20 luglio 2009


Non puoi fare così. Non puoi. Non puoi aprire le tue braccia a lei ogni volta che torna, non puoi sparire nel nulla, per diventare ogni volta un fantasma che tormenta il mio sonno, un demone che si impadronisce dei miei incubi. Non puoi venire a letto con me la mattina, e la sera stessa andare a letto con lei. Cazzo, qualche ora prima con quelle mani toccavano il mio corpo, il tuo sudore si era mischiato col mio, le tue labbra accarezzavano il mio viso, i tuoi occhi erano solo per me. Qualche ora prima ti dimenavi nel mio letto, e sudata sorridevi, guardandomi. Qualche ora prima ci siamo svegliate abbracciate. E qualche ora dopo era lei a darti piacere. C'era lei nel tuo letto, c'era lei nei tuoi occhi. Sulle tue mani c'era il suo sapore. Non puoi fare così.

Non puoi buttarmi di nuovo nell'oblio, lasciandomi nuda, spogliata della mia identità, senza dignità, senza sogni, senza speranze. Non puoi.


Non puoi.
Ma ogni volta lo rifai.

Nessun commento:

Posta un commento