giovedì 9 luglio 2009

Benvenuti in Italia


Benvenuti nel Bel Paese, dove in ogni luogo respiri Storia, respiri Arte, respiri sole. Benvenuti nel Bel Paese, dove il mare è blu, e le montagne sono alte, ed hanno la neve. Benvenuti nel Paese, in cui i Romani hanno dominato per secoli, dove poeti come Catullo ed Orazio hanno scritto versi che rimarranno nella storia, nella nostra storia. Benvenuti nel Paese, che ha dato vita a uomini come Dante, come Petrarca, come Boccaccio, come Macchiavelli, per non parlare di Foscolo, Leopardi e Manzoni con i suoi "I Promessi Sposi", il Paese di D'Annunzio, di Svevo, di Pirandello e di Montale. Il Paese di Canova, di Michelangelo, di Raffaello, di Leonardo da Vinci. Il Paese di Galileo. Quanta cultura si respira nel nostro passato! E perchè no, anche il paese di Mussolini.

Benvenuti nel Bel Paese, dove le cose si fanno sempre con superficialità, con disattenzione, con il menefreghismo tipico di questo popolo. E finchè tutto va bene ci fanno una risata sopra...ma quando succedono cose così, come la tragedia di Viareggio, come quella di San Giuliano dove è venuta giù la scuola, come quella di Piacenza dove si è diviso a metà un ponte sul Po, come quella dell'Aquila dove l'ospedale è stata una delle prime strutture a cadere...beh, allora ci si sveglia. E ci arrabbiamo. Perchè certe cose non devono succedere. Perchè ci rendiamo conto che le disattenzioni, i tagli ai fondi pubblici, la frenesia nel lavoro...beh, hanno conseguenze. Per mille volte va bene, ed i nostri errori non vengono alla luce, ma quella volta che non va bene, succede quello che è successo in questi luoghi, nella mia Viareggio che più volte mi ha tenuto compagnia nelle tiepide serate di fine estate, nelle calde giornate di luglio, nei bei pomeriggi di maggio.
Benvenuti nel Bel Paese, dove succedono cose che non devono succedere. E quando succedono, allora si cerca la colpa. Il nostro ben amato presidente ci assicura che chi ha sbagliato pagherà. Ma chi decide il prezzo per le 23 vite che se ne sono andate in questa tragedia? Chi decide il prezzo per la vita di chi non è morto, ma sta lottando in ospedale per sopravvivere, ed ha il corpo completamente ustionato, ed ha perso tutto in una sola notte? Chi decide il prezzo di chi si trasforma in un "sopravvivente", che porterà per tutta la vita quelle cicatrici, sulla pelle e nell'anima? Tutto questo non ha un prezzo. Caro presidente, qualsiasi cosa succeda ai responsabili (ammesso che riusciate a trovarli i VERI responsabili di tutto ciò!), beh...non sarà mai abbastanza, non potrà mai ripagare il male che hanno causato. Tutto questo dolore non ha un prezzo. Non doveva succedere una cosa così. Non doveva succedere. Ed il vostro compito è proteggerci, è far sì che la nostra vita vada verso il meglio, e non sempre più verso il peggio. Ma presto tutto cadrà nell'oblio. Al telegiornale arriverà un'altra notizia da ascoltare, un altro motivo per cui indignarsi. E tutto questo verrà dimenticato.
Benvenuti nel Bel Paese, dove nessuno paga mai, nessuno. E le cose restano sempre uguali. Non cambia mai niente.

BENVENUTI IN ITALIA.

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