venerdì 19 novembre 2010

Una serata piacevole, una piacevole serata in compagnia, una serata quasi perfetta. Un caffè al bar, ed una passeggiata lunghissima: niente birra, niente strani giochi di attrazione né alcun sentimentalismo, una serata come non passavo da tanto tempo. Una serata a parlare, e tu che non sei più nei miei pensieri. Per tre ore non ti ho mai pensata, né ti ho mai rimpianta. Stavo bene, lì al freddo, a camminare, e camminare, ed ancora camminare. E nel frattempo parlare. Sorprendente quanto ho parlato stasera…senza mai scendere nei particolari, ma per tre ore sono riuscita a sostenere una conversazione che in parte riguardava anche me. O che forse riguardava solo me. Io non faccio domande, non mi interessa sapere la vita degli altri, non mi interessa più. Ma è stato bello vedere che qualcuno si interessa della mia. e stavo bene, ecco cosa sentivo dentro: solo una profonda pace. E tu non c’eri più, e non è che lei ha preso il tuo posto, né mai lo prenderà…ma stasera lei mi ha fatto sorridere. E mi ha distratto dai soliti pensieri. E prima di rientrare in casa, mi sono fermata per strada a rollarmi una sigaretta, e da sola al freddo me la sono fumata. Sotto un cielo nuvoloso, col naso che colava, sono rimasta lì, immobile davanti al portone di casa, guardando il fumo denso uscire dalla mia bocca per disperdersi nel niente. Volevo tenere ancora un po’ dentro quella sensazione di pace, che so già che presto si dissolverà. Ma per stasera finalmente potrò sorridere andando a dormire, per stasera non sentirò quel vuoto che ogni sera non mi fa addormentare, e mi costringe a rannicchiarmi in un angolino del letto troppo grande e troppo freddo. No, per stasera ci sono io, e non ci sei te; per stasera ci sono io, e c’è un gran sorriso dentro di me. 

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