giovedì 25 novembre 2010


Tra un mese sarà Natale. Nelle città sono già stati messi gli addobbi, è partita l'ansia dei regali, e le lamentele perchè non ci sono i soldi. Ed il sorriso ipocrita nelle pubblicità sta già facendo il giro di tutta Italia. Tra un mese sarà Natale, ed io come al solito sento crescere dentro il panico, per quello che, fin da quando ho memoria, sarà ricordato come il giorno più brutto dell'anno. Perché diciamoci la verità: il Natale non è una festa per persone come me, che comunque credo di rappresentare buona parte della popolazione italiana: con una famiglia disastrata e disastrosa, due genitori che si odiano, i parenti con cui no ho niente a che spartire, sola, senza soldi, senza fede, senza speranze. E so già che appena arriverò, l'unica domanda che sapranno farmi dopo i saluti di rito sarà: "Dunque, quanti esami ti mancano?". E forse hanno anche ragione, perché dovrei finirla quest'università. Ma cazzo, anziché stare a puntare il dito, perché non provano a chiedermi qual è il problema? O meglio ancora: perché non provano a tenere chiusa la bocca? Cazzo, cazzo, cazzo. Non mi era mai presa l'ansia natalizia con così largo anticipo. Merda. Ancora un mese, e già non vedo l'ora di trovarmi a gennaio, quando gli spazzini puliranno lo sporco lasciato dal vecchio anno, i venditori svenderanno le sempre troppe rimanenze, le persone torneranno ad essere le solite merde, senza finti buonismi, torneranno a pensare per sè, cercando di comprarsi la maglietta che avevano visto ad inizio stagione ma che non si erano potute comprare, lamentandosi comunque per il prezzo che sembra ancora troppo alto. Ed io tornerò ad essere sola senza sentirmi poi così diversa. Ed almeno fino a Pasqua potrò respirare un po'. Ed avevo pensato di andare a lavorare per il giorno di Natale, guardare le facce tristi di altre persone che fingono di divertirsi mi fa sentire meglio. Ma i nonni si sa, invecchiano, e magari sarà l'ultimo Natale che passerò con loro. Non posso perderlo. Non voglio perderlo. Ed allora metto da parte l'orgoglio e la tristezza, e vado. Manca ancora un mese, e già comincia a mancarmi l'aria. Cazzo.

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