lunedì 1 marzo 2010


“Ora so che ogni uomo trova la sua dannazione”…e tu sei la mia dannazione. Non posso fare a meno di te, sbuchi fuori dal niente, e rovini sempre ogni mia serata. Non posso fare a meno di te. E non voglio stare con te.  Ho smesso di rincorrerti adesso, sono stanca di non arrivare mai da nessuna parte, sono stanca di non prenderti mai. E così…ho smesso di rincorrerti, e adesso che siamo alla pari è tutto un altro rapporto. Adesso che siamo alla pari dico ciò che penso, e ciò che sento. Non ho più paura della tua risposta, non ho più paura del tuo silenzio, non ho più paura di star male, e nemmeno di star bene. Piano piano mi allontano dall’ossessione, dalla tua invasione. Ma nonostante ciò tu rimani la mia dannazione, nonostante ciò sei il mio sogno peggiore ed il mio incubo migliore, sei le spine intorno alle more: devo oltrepassarti per arrivare a cogliere il frutto che tu nascondi. Dopo un anno finalmente sento di nuovo il piacere della libertà, dopo un anno ho sentito di nuovo la vita battere dentro me, dove prima c’eri solo te, adesso batte di nuovo la vita. Voglio smettere di buttare tutti quei soldi nelle sigarette, meglio spenderli per un buon vino. Faccio progetti a breve termine, sperando abbiano ripercussioni nel lungo periodo. Faccio una vita basata su me e non più sui tuoi sbalzi d’umore. Voglio andarmene da qui. Destinata a scappare a vita, probabilmente è questo che sono. “ma soffri solo un po’ per poi non soffrire più”, ma adesso finalmente sto riempiendo piano piano il vuoto che tu avevi creato dentro me. Non dovrei dire che è stato bello conoscerti, ma nonostante tutto adesso ho finalmente voglia di dirlo: è stato bello conoscerti, è stato bello correre dietro a te, è stato bello raggiungerti. Chissà che magari un giorno riuscirò anche a superarti. Per adesso la mia ossessione si è trasformata in dannazione. Respiro a pieni polmoni l’aria fredda di febbraio, e sento il sole bruciare sulla mia pelle. 

Nessun commento:

Posta un commento