
Quando tu riesci a non aver più un ideale,perché osservando la vita sembra un'enorme pupazzata,senza nesso,senza spiegazione mai;quando tu non hai più un sentimento,perché sei riuscito a non stimare,a non curare più gli uomini e le cose [..] – quando tu vivrai senza la vita,penserai senza un pensiero,sentirai senza cuore – allora tu non saprai che fare:sarai un viandante senza casa,un uccello senza nido.Io sono così."
sabato 18 dicembre 2010

venerdì 17 dicembre 2010
Scrivo così, scrivo di getto, velocemente, per non perdere nemmeno una parola di quelle che ho in testa. Ti scrivo così. Rientri silenziosamente nella mia vita, e la tua assenza poi comincia a far confusione. Caos immenso. Entropia. Ti scrivo per dirti che ti odio, sì...ti odio. E vorrei riuscire a dirtelo, e a dimostrartelo. Per il male che mi hai fatto, per il male che mi fai, per ciò che mi hai preso, per la parte di me che hai ucciso, per quando mi facevi rinascere e per tutte le volta che mi poi mi facevi morire. Ti odio, per il vuoto che sei riuscita a riempire. Ti odio per avermi lasciato senza alternative, per aver trasformato le mie notti in lunghi incubi, ti odio per gli abbracci che non mi hai dato. Ti odio, per avermi insegnato a riconoscere il battito di un cuore felice, del mio cuore felice, così adesso che so che rumore fa la felicità non saprò più accontentarmi. Ti odio, per tutto questo, e per tanto altro ancora. E mi odio. Mi odio perchè sto di nuovo così, e mi odio quando sto ad aspettare in tuo messaggio che poi non arriva, e mi odio perchè non mi creo alternative. Mi odio perché la tua partenza mi porta malinconia. Ti odio e mi odio.
Ci odio.